Come regolare un orologio (digitale o automatico) e non perdere più un appuntamento

Quando si parla di orologi dobbiamo sempre pensare a tutti quei milioni di collezionisti che sono davvero maniaci e che sanno tutto di ogni modello da loro acquistato.

Ma non possiamo non tenere in conto anche dei milioni di neofiti che si avvicinano a questa parte di mondo in punta di piedi e che hanno bisogno di una serie di spiegazioni.

E non c’è modello che tenga: che sia un orologio in acciaio costosissimo o che si sia deciso di acquistare un Seiko Snke01k1, quindi un modello molto più economico, dobbiamo imparare alcune cose.

In questo articolo cerchiamo di insegnare, in maniera molto chiara, come settare un orologio sia che esso sia digitale sia che sia meccanico.

Perché per quanto, ad alcuni di noi già esperti, questo ci sembra essere una perdita di tempo ci sono tantissime persone che non sanno da dove cominciare e che hanno bisogno di imparare i rudimenti della regolazione.

Adesso vediamo insieme come regolare un orologio digitale.

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Come regolare un orologio digitale

Quando si tratta di orologi digitali dobbiamo entrare nella forma mentis che questi modelli ti fanno vedere l’ora in maniera molto chiara e semplice.

Va detto che mentre per i nuovi modelli si impostano solo con un tocco e con delle istruzioni altrettanto elementari. Infatti va detto che gli orologi nuovi sono impostati grazie ai pulsanti che si trovano a destra e a sinistra del quadrante.

I modelli vintage, invece, possono richiedere di guardare sul retro dell’orologio e di leggere molto bene il manuale d’istruzioni. 

Vuoi vedere il video (in inglese) su come procedere? Clicca qui. Altrimenti continua a leggere.

Fase 1: premere i pulsanti giusti

Regolare Orologio Digitale: fonte WIKIHOW

Controlliamo che l’orologio sia in una funzione “mode”. Quello che è un orologio digitale normale può essere impostato con quelli che sono i pulsanti intorno al quadrante, di solito 4 di essi che circondano il quadrante.

C’è un pulsante che si chiama “set” o “adjust” che accoppiato con il pulsante “mode” sarà in grado di far lampeggiare il display.

Fase 2: impostare ora e minuti

Ci sono alcuni orologi che hanno 4 pulsanti: stop/start, reset, mode e e backlight. Dopo aver premuto “mode” per 3 volte si avvia il meccanismo per cui il display inizia a lampeggiare.

A quel punto si preme il pulsante “reset” per selezionare l’ora e si preme 2 volte “reset” per passare poi ai minuti. 

Dopo aver regolato l’ora si può premere “mode” un’ultima volta per selezionare proprio l’ora che abbiamo appena regolato.

Fase 3: impostare un allarme o un timer

Per impostare un allarme si deve premere due volte il pulsante “mode” e poi selezionare una combinazione differente (e lo è per ogni marca) di pulsanti per impostare timer o allarme che sia.

In questo caso ti consigliamo di sfogliare il manuale di istruzioni così che non avrai problemi nel trovare la combinazione giusta per il tuo modello. 

Va anche detto, però, che alcuni modelli digitali hanno delle piccole chiavi rotonde che si trovano sui lati del quadrante dell’orologio.

In questo caso non si possono premere con le nostre dita ma c’è bisogno della punta di una penna a sfera o una spilla da balia per poterli spingere. Non usare mai la matita, la mina rischia di rompersi o di incastrarsi nelle chiavi.

E ci sono anche dei modelli LED anni 60 con retro raffreddamento che sono ancora più difficili da settare.


Un modello, ad esempio, come l’Hamilton QED ha i pulsanti sul lato ma è necessario premerli solo per visualizzare l’ora tutte le volte che vogliamo sapere che ora sia.

Per impostare l’ora è necessario, infatti, andare nella parte posteriore del bracciale e premere un pulsante che serve ad impostare l’ora sul retro mentre, contemporaneamente, si premono i pulsanti che abbiamo ai lati del quadrante. 

Da quello che abbiamo capito da queste poche fasi ci sono degli orologi più moderni che preferiscono farci lavorare per settare un orologio solo premendo un paio di pulsanti ai lati del quadrante.

Ma questo non è sempre vero e non è sempre la stessa combinazione di tasti. Questo perché ogni marca ha la proprio sequenza di tasti che servono a farci regolare questa o quella funzione.

E poi, per i collezionisti più accaniti, attenzione ai modelli più vecchi, quelli che sono stati costruiti negli anni 70, e che non hanno regole precise di fabbricazione ma hanno sequenze più complicate da premere e chiavi che vanno spinte con uno spillo e non premute con le dita.

Iniziate a capire che non è così semplice settare anche un orologio digitale?

Adesso vediamo come regolare un orologio automatico.

Come regolare un orologio automatico

Quelli che sono i movimenti di un orologio automatico sono, decisamente, gli stessi di un orologio meccanico ad eccezione di quei movimenti che non richiedono nessun tipo di carica quando solo indossati con regolarità perché è proprio il movimento del polso che alimenta l’orologio.

Ovviamente i puristi troveranno molto poco carino che l’orologio si blocchi quando non è indossato ogni giorno, quindi addirittura proveranno orologi al quarzo per non trovarsi spiacevolmente sorpresi.

Ma vediamo insieme, invece, come far ripartire il movimento automatico dell’orologio e vi diciamo che sapere come funziona questo tipo di movimento vi aiuterà certamente a capire come fare.

Prima un po’ di storia, però.

Abraham-Louis Perrelet è stato uno dei padri dell’orologeria svizzera ed è l’inventore dell’orologio automatico, adattando un sistema di rotori al polso nell’anno 1770.

Va detto che questa invenzione non è diventata subito popolare perché all’epoca andavano di moda gli orologi da taschino.

Ma 10 anni dopo Perrelet vendette alcuni suoi modelli a un altro creatore suo contemporaneo Breguet che ne migliorò il meccanismo ma questi orologi non erano ancora affidabili.

Va detto che nel tempo tanti altri orologiai provarono a far uscire fuori il concetto di orologio da polso ma questi divennero usati e famosi solo dopo la prima guerra mondiale. 

Pare, infatti, che i soldati in trincea avessero bisogno di orologi più snelli e leggeri da controllare per appuntamenti e spostamenti ma anche per non perdere il senno e gli orologi da polso divennero, di botto, gli unici usati e i più convenienti.

Proprio in questo periodo è Rolex che sviluppa e brevetta quello che è il moderno sistema di rotori.

Ed è proprio questa la base per la serie Oyster Perpetual di Rolex che è ancora adesso un must have per tutti i collezionisti.


E’ soprattutto negli anni 60 che la carica automatica diventa lo standard per gli orologi meccanici di qualità ma è negli anni 70 con la crescente vendita degli orologi al quarzo che gli orologi elettronici battono per la prima volta quelli meccanici.

Al momento direi che il movimento meccanico è considerato elemento di valore ed è acquistato da tantissimi appassionati.

Ma come funziona un movimento automatico?

La differenza principale tra un orologio meccanico e uno automatico sta nel rotore che è un piccolo peso semicircolare.

Questo rotore ruota attorno a un’asse ogni volta che si indossa l’orologio al braccio.

Questo meccanismo trasferisce l’energia dal rotore alla molla principale che alimenta l’orologio. 

Come si può avviare un orologio automatico da fermo?

Se non si ha un oggetto che si chiama caricaorologi e che serve a mantenere in ottima funzionalità un orologio automatico si deve fare tutto da soli e già dopo 2 giorni un orologio automatico non funziona.

Allora si deve:

  • tenere l’orologio con il quadrante verso l’alto
  • muovere, molto delicatamente, il braccio avanti e indietro (così il rotore si muove di nuovo delicatamente e il movimento riparte)

Se l’orologio funziona dopo un paio di minuti l’orologio dovrebbe funzionare di nuovo.

Come regolare un orologio analogico (automatico)

Regolare Orologio Automatico: 2 o 3 sfere

Ci sono diverse categorie di orologi analogici:

  • quello a 2 o 3 sfere
  • quello crono con due o 3 contatori
  • quello analogico multifunzione

 L’orologio analogico a 2 o 3 sfere funziona così.


Bisogna svitare la corona a vite per poter regolare l’orologio e dobbiamo anche fare molta attenzione a riavvitarla per bene quando abbiamo finito di regolare il tutto.

Di solito gli orologi che hanno la corona a vite sono anche water resistant quindi attenzione a chiudere bene la corona sennò entrerà l’acqua all’interno e non c’è nessuna garanzia che ci coprirà danni o problemi in questi casi.

In alcuni modelli la corona a vite non è il solo pulsante ma ci sono anche dei pulsanti a vite che servono per una maggiore sicurezza in acqua.

Gli orologi che non hanno calendario hanno un solo scatto, mentre gli orologi con calendario hanno due scatti. 

Per regolare un crono con 2 o 3 contatori dobbiamo subito parlare di una regolamentazione delle lancette piccole dei 2 o 3 contatori e quella dei secondi. Infatti capita spesso che le lancettine vadano fuori dall’allineamento.

E’ roba di poco che si può risolvere facilmente: estraete la corona al primo scatto e poi premete i due pulsanti che sono ai lati del quadrante. Se è giusta la combinazione le lancette si muoveranno di tacca in tacca fin dove vogliamo. 

Per regolare un orologio analogico multifunzione c’è bisogno di più tempo. Infatti spesso abbiamo a che fare con un selettore che assomiglia alla funzione “mode” degli orologi digitali.

E’ partendo proprio dal selettore che si cambia tutto ciò che ci serve sull’orologio ma vi consigliamo di avere tra le mani il manuale di istruzioni per inserire quella che è la sequenza giusta.

Come sincronizzare il tuo orologio con l’orario ufficiale

Ricordi il film Ritorno al futuro e gli orologi perfettamente sincronizzati?

Quella che è la registrazione del tempo è iniziata con l’osservazione del movimento dei corpi celesti in cielo e con il tentativo di numerare le ore del giorno.

Migliorando la tecnologia l’essere umano è diventato sempre più interessato alla precisione per tutto ciò che trattava le ore e i minuti. 

In questo momento storico abbiamo orologi atomici che usano un segnale a microonde che viene emesso dagli atomi quando i livelli di energia cambiano.

Per sincronizzare un orologio con l’ora più precisa possibile dobbiamo prima sapere come impostare l’ora dell’orologio e poi controllare un orologio atomico per impostare l’ora ad esso. 

E’ molto più facile di quello che sembri.

Iniziamo.

Un orologio da polso avrà un pulsante al lato che ha una serie di scatti che servono a regolarlo. Un orologio digitale avrà invece un pulsante che va premuto.

Quando entrambi si trovano a zero sarà possibile andare sul sito www.time.gov che è l’ora ufficiale del governo degli Stati Uniti. Basta scegliere il proprio fuso orario e poi sincronizzare lo 0 della lancetta dei secondi con quella del sito.

Va detto che ci sono alcuni orologi digitali di ultima generazione che sono radiocomandati e cambiano, come per gli smartphone, l’ora senza che noi si debba far nulla.

E immaginiamo che questo sia il futuro della tecnologia più spinta.

Quante volte posso ricaricare un orologio meccanico?

Noi abbiamo un consiglio che può sembrare forse un po’ opprimente per tutti coloro che non sono così tanto appassionati di orologi e che non hanno voglia di perdere tempo per fare delle operazioni così spesso per far sì che l’orologio sia sempre al top della forma.

Il nostro consiglio spassionato, infatti, è quello di caricare un orologio meccanico ogni 24 ore anche se lo stesso orologio viene tenuto in carica anche 48 ore senza essere indossato. 

Ci piace, infatti, pensare che prendersi cura di un orologio possa essere un’operazione paziente e carina, come quella per cui gli uomini si fanno la barba ogni giorno o le donne si truccano per essere più in pace con se stessi.

Se siamo pigri o non abbiamo voglia di caricare l’orologio ogni giorno possiamo anche optare per un orologio digitale che fa tutto da solo.

Non tutti gli appassionati sono appassionati di orologi meccanici e si può non avere la pazienza necessaria. Ma se si ha voglia di avere un bell’orologio che funzioni davvero per tanti anni allora è meglio perdere 5 minuti di carica giornaliera così che quel modello possa essere sempre carico e possa continuare a segnare l’ora giusta senza farlo ripartire da fermo.

E’ sempre bene, infatti, che il movimento di un orologio sia continuativo e se si è appassionati perderci qualche minuto è un piacere, certo non un danno alle nostre mattine. 

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