Un orologio ha così tanti componenti che è davvero complicato conoscerli tutti. Questo perché è necessario considerare che ci sono tantissimi orologi in commercio ed ognuno di loro ha delle funzioni specifiche differenti dagli altri.

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Infatti, tra gli orologi che maggiormente conosciamo ci sono quelli al quarzo, quelli automatici, quelli meccanici ma anche alcuni molto particolari come quelli a pendolo, quelli radiocontrollati e così via.

Va da sè che le parti che lo compongono sono davvero tante e e diverse. Per questo motivo nasce questo glossario attraverso il quale proviamo a descriverle tute, almeno le più diffuse e comuni.

La lettura di questa pagina aiuterà a capire molte cose. Ad esempio sarà possibile comprendere perché ci sono orologi che costano più degli altri e come ci si deve per assicurarsi che il proprio segna tempo duri più a lungo possibile.

Ma sarà una lettura che consentirà anche di avere delle idee più precise quando sarà il momento di acquistarne uno nuovo.

La pagina che stai leggendo, anche per comodità di lettura, è stata divisa in diverese sezioni, questo consentire al visitatore di saltare direttamente a quella di suo maggior interesse cliccando sul menù che segue.

Perché l’orologio?

Quella che sembra una esigenza moderna è sempre stata insita nell’uomo: questa idea di poter misurare il tempo si è sempre sentita molto forte, fin dall’antichità. 

Quello che è stato lo strumento più semplice da realizzare esiste ancora ora e si chiama meridiana.

In pratica è un palo che si infila nel terreno e uno dei primi meridiani è stato ritrovato in Cina nel terzo millennio A.C.

Fino a quando c’era solo la meridiana gli antichi dividevano la giornata dall’alba al tramonto, quindi con il ciclo diurno.

Quindi c’era un tempo più lungo d’estate e più corto d’inverno. Il grande svantaggio della meridiana è che non si può usare né di notte e né con le nuvole.

Per questo motivo gli antichi iniziarono a pensare a una serie di alternative valide anche in casa e fu inventata la clessidra ad acqua che funziona semplicemente con un contenitore di acqua forato al centro che misura una certa quantità d’acqua in un certo lasso di tempo. 

Questo tipo di clessidra veniva usata dagli Egizi nel XV secolo A.C. e poi successivamente in Grecia anche durante le gare, i giochi, i turni per le guardie e anche in tribunale.

Furono i Greci a reinventare la clessidra con due contenitori, quella come la conosciamo noi. 

E’ solo nel Medioevo che sono stati inventati i primi orologi meccanici. Nel giro di 50 anni i Campanili di Parigi, Forlì, Firenze e Milano furono dotati di orologio.

Ma fu nel XVIII secolo che l’inglese John Harrison costruì quelli che sono stati definiti i primi orologi a molla che erano anche abbastanza precisi e piuttosto affidabili specie per calcolare quello che serviva su una nave.

Infatti servivano più che altro a calcolare la longitudine riuscendo, quindi, a risolvere uno dei più grandi problemi della navigazione di quel periodo. 

Nell’800 quello che è l’orologio meccanico diventa più piccolo, quindi va bene da taschino per un bel po’ di anni.

L’esigenza dell’orologio da polso nasce con gli anni con la prima guerra mondiale

Sembra che i soldati in trincea fossero completamente fuori dal mondo e che avessero grande difficoltà nel capire il passare del tempo e questo li riduceva a uno stato psicologico stressante e molto malato.

Ma non è solo quello il punto: aviatori e bombardieri ma anche soldati semplici avevano bisogno delle coordinate precise per appuntamenti, raid e tant’altro, quindi c’era bisogno di uno strumento consultabile nell’immediato senza lasciare la mano sulla pistola per prendere l’orologio dalla tasca.

Quindi sì all’orologio da polso che diventa un must have di tutto il secolo scorso e continua anche in questo secolo ad essere oggetto molto usato e del desiderio.

Componenti esterne dell’orologio

Hai un Rolex? Queste sono le parti esterne dell’orologio che hai anche tu

Come puoi immaginare, un orologio è composto da parti visibili e parti nascoste. In questa sezione vengono descritte i componenti esterni dell’orologio. Quelle che rendono il tuo modello un accessorio da uomo intramontabile.

Cassa

Ho deciso di parlare prima di tutto della cassa perché è quella parte che contiene tutte le parti meccaniche di un orologio che poi ne determinano il movimento.

Il materiale con cui vengono forgiate le casse può variare da modello a modello. Possiamo avere a che fare con casse di acciaio, ma anche di legno e plastica. Ci possono essere anche casse in oro oppure in platino.

Possiamo avere anche casse che differiscono per finiture; da quelle perfettamente lisce a quelle opache o satinate.

Tutto dipende dallo stile che si vuole rappresentare.

Alette

Con il termine di alette, o aletta, si intende la parte finale della cassa. E’ una estensione della cassa stessa che serve da raccordo con il cinturino con il quale viene collegato.

Solitamente il materiale utilizzato è lo stesso della cassa, a volte può essere fatto in materiale differente, cosa che consente anche di “giocare” un po’ con colorazioni differenti

Corona

La corona, che viene descritta nel dettaglio nell’articolo che segue, è una parte fondamentale di ogni orologio (tranne per quelli digitali). Si tratta di una piccola vite che consente di poter intervenire direttamente sulle funzioni primarie dell’orologio.

Con la corono è possibile interagire, tra le altre cose, con l’ora e la data.

Cosa è la corona dell’orologio? Cosa fare se non si avvita o se si è staccata?

Cinturino

Per tenere l’orologio saldo al tuo polso hai bisogno del cinturino 🙂

Il cinturino è una delle parti dell’orologio che consente di variare anche molto l’aspetto dell’orologio; può essere di acciaio ma anche di plastica, può essere di pelle ma anche di legno.

Ne consegue che l’aspetto estetico del cinturino può spaziare molto e rendere l’orologio nel suo complesso sempre originale.

Alcuni modelli prevedono la possibilità di intercambiare i colori del cinturino senza cambiare la cassa. Questo lo rende un accessorio che può essere indossato in abbinamento con qualsiasi tipo di outfit.

Il cinturino varia anche per quanto riguarda la fibbia che ne consente la chiusura:

  • chiusura a pressione
  • chiusura deplyante

Lancettte

Cosa sarebbe un orologio senza lancette?

In realtà ci sono orologi senza lancette, e non sto parlando di orologi digitali, che ne sono alcuni che le lancette non le hanno pur consentendo facilmente la lettura dell’ora.

Detto questo, le lancette generalmente sono tre; quella dei secondi, quella dei minuti e quella delle ore.

La combinazione delle loro posizione consente di leggere l’ora con grande esattezza.

Negli orologi più complessi, ci possono essere lancette aggiuntive che consentono la lettura di valori differenti come le fasi lunari oppure la velocità di percorrenza di una determinata distanza.

Ghiera

La ghiera è un “anello esterno” al cristallo o al quadrante (di cui parleremo dopo) e può essere fissa o girevole. È generalmente piatta mentre a volte può avere una forma rotondeggiante.

Può avere solo una funzione estetica, mentre altre volte può essere utilizzata per qualche azione o funzione specifica dell’orologio stesso.

Ad esempio, negli orologi per le immersioni, può avere una funzione di vitale importanza perché misura la quantità di ossigeno ancora disponibile nelle bombole.

Alcune possono ruotare in senso orario, altre nel senso contrario.

Cristallo

Il cristallo protegge il meccanismo interno e soprattutto il quadrante e le lancette. Viene comunemente chiamato cristallo anche se a volte è fatto di plastica trasparente o vetro acrilico (plexiglass). Nelle sue versioni meno economiche il cristallo è fatto di vetro o cristallo zaffiro.

Quadrante

Il quadrante è il carattere dell’orologio. E’ la parte che consente di giocare maggiormente sui colori, sulle dimensioni e sulla modalità di apporre numeri e informazioni aggiuntive.

E’ la superficie piatta sotto il cristallo dove vengono inseriti i riferimenti che servono per leggere l’ora. Si possono utilizzare numeri romani, numeri arabi o nessuno dei due.

Basterà inserire dei marcatori tramite i quali sarà un gioco da ragazzi recuperare le informazioni che si vogliono ottenere.

Calendario

Il calendario server per indicare (ovviamente) il giorno della settimana e del mese. A volte il calendario prevede la possibilità di indicare anche l’anno. In alcuni orologi, quelli che dispongono del calendario perpetuo, è possibile anche tenere conto dell’anno bisestile e quindi di calcolare in modo automatico quando sarà l’anno in cui sarà presente nel calendario il giorno 29 Febbraio.

Indicatore AM/PM

Questo è un indicatore che può essere anche individuato come indicatore giorno/notte e, come è immaginabile, serve per capire se l’ora indicata è post meridiem (dopo mezzogiorno) o se è anti meridiem.

Indicatore di Batteria

Questa è una tipica funzione dei cellulari al quarzo. Quelli che usano la batteria. Non è una funziona che possiamo trovare sugli orologi automatici dal momento che non fanno uso di batterie.

Finestra per la data

Si tratta di una piccola finestrina all’interno della quale possiamo regolare ( e leggere) la data del giorni. Molti modelli segna tempo hanno una piccola lente di ingrandimento in corrispondenza della finestra per facilitare la lettura del numero.

Fasi lunari

Questa funzione, non diffusa su tutti i modelli di orologio, indica quella che è la posizione della luna nei giorni dell’anno. Viene anche chiaramente indicato se abbiamo a che fare con una luna calante o crescente.

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Tachimetro

La funzione del tachimetro è una tipica funzione dei modelli a cronografo. Serve per poter calcolare la velocità con cui ci spostiamo (a piedi, in bici o in macchina) calcolando il tempo impiegato per spostarsi da un punto A ad un punto B.

Parti del movimento dell’orologio

Va detto che ci sono 3 tipi di movimento e questa è una scomposizione proprio di questi 3 tipi di movimento. 

La molla del bilanciere

La molla del bilanciere è una molla molto fine che provoca il rinculo del bilanciere in un orologio meccanico.

Questa molla si avvolge e poi si riavvolge facendo oscillare il bilanciere che poi è quello che regola il tempo. 

Il bilanciere

 Il bilanciere è quello che viene considerato il secondo elemento di regolazione del tempo e viene fissato a quella che è la molla della bilancia. Grazie alle spirali questa ruota oscilla e divide il tempo in dei segmenti perfettamente uguali.

Questo tipo di meccanismo è preciso e funziona come un pendolo. 

Il cilindro

Il cilindro influenza la lunghezza della carica di un orologio

Il tamburo è un piccolo barile che ospita quella che è la molla principali. Alcuni orologi hanno un paio di barili per avere una carica molto più lunga.

Il ponte

Il ponte è fissato a quella che è la piastra principale e fa da cornice al movimento dell’orologio.

Il calibro

All’origine il calibro era quello che indicava la posizione e la dimensione di tutti i componenti. Oggi il calibro si riferisce al numero dei movimenti.

Lo scappamento

Questa è una delle parti più importanti dell’orologio e questo pezzo serve a mantenere le oscillazioni del bilanciere che poi serve a ruotare gli altri meccanismi e le lancette. 

La guarnizione

La guarnizione è un piccolo anello che viene usato per creare quella che è una tenuta stagna dell’aria e questi anelli si trovano dove si trovano cristallo, corona e fondello (qui trovi i diversi tipi) per proteggere il meccanismo dall’acqua.

Le guarnizioni sono di solito di gomma e dovrebbero essere controllate ogni anno per vedere se sono ancora impermeabili nonostante l’usura del tempo che passa.

Il sigillo di Ginevra

Questa anche se non è una parte fisica dell’orologio è il timbro che viene posto sul movimento. Infatti questo sigillo viene assegnato da un ufficio di Ginevra che sottopone il movimento a 12 test che sono relativi alla qualità, ai materiali e alle finiture. Questi movimenti devono essere svizzeri. 

Incabloc

Questo è un termine che è stato brevettato e che si riferisce al meccanismo che serve ad assorbire gli urti. Questo pezzo viene utilizzato in quelli che sono gli orologi meccanici e previene anche i danni alle parti sensibili dell’orologio.

Il gioiello

Il gioiello, in un orologio, o è un vero rubino o è una gemma sintetica che serve a ridurre l’attrito nella rotazione. Questo gioiello serve a mantenere il cronometraggio accurato e serve anche a diminuire di parecchio l’usura dei meccanismi.

La piastra principale

Questo è il pezzo primario di metallo che è quella che tiene insieme tutte le altre parti del movimento che sono tutte montate su questa piastra.

La molla principale

Questa è una molla a spirale che dà forza a tutto il treno degli ingranaggi. Questa molla fa da molla, appunto, per creare il movimento.

Il ripetitore

Il ripetitore è un pulsante che conta le ore, i quarti d’ora o i minuti.

Il rotore

Questa è la parte oscillante dell’orologio automatico e avvolge la molla principale che permette di caricare in automatico l’orologio invece manualmente. 

L’ammortizzatore

Questo ammortizzatore è in grado di ridurre l’urto dell’asta del bilanciere e protegge i perni dai danni interni al movimento. Questo è molto importante nei modelli sportivi.

Il tourbillon 

Questo movimento si crea quando il bilanciere e lo scappamento sono insieme all’interno della gabbia che ruota. Queste due parti ruotano completamente una volta al minuto ed è uno dei movimenti meccanici più complicati e difficili da riprodurre